Negli affascinanti spazi degli Ipogei Motta da domenica 15 dicembre e sino al 13 gennaio sarà possibile visitare la mostra Éter di Abel Herrero con una serie di dipinti di grandi dimensioni realizzati appositamente per questi luoghi ricchi di storia e tradizione interamente scavati nella calcarenite.
Herrero è un artista cubano che si avvicina al tema del sacro attraverso la figura di Pier Paolo Pasolini e alll’iconica immagine del Cristo del “Vangelo secondo Matteo”, film girato dal poeta proprio a Matera nel 1964. Viene proposta una riflessione sull’attualità e l’implicita conflittualità di questo simbolo dell’iconografia pasoliniana, concentrando il lavoro su specifiche inquadrature del volto di Cristo, fotogrammi in bianco e nero della pellicola, riportati su tela saturati al magenta.
La mostra chiude un percorso di inchini iniziato dall’artista nel 2009 a L’Avana con l’esposizione dedicata a Galileo Galilei in occasione del centenario del telescopio galileiano, successivamente nel 2017 a Todi un secondo omaggio a Giacomo Leopardi con la mostra M’è verde il naufragare in questo mare. L’esposizione materana coinvolge gli studiosi Marco Vallora, storico e saggista, Andrea Cortellessa, critico letterario e saggista e Daniele Balicco, antropologo e storico.
L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Kontainer – Arte e Cultura contemporanea di Parma, in collaborazione con il Circolo culturale La Scaletta, con il patrocinio di Comune di Matera, Fondazione Matera-Basilicata 20I9, Regione Basilicata, Comune di Parma e Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini.
Orari
Martedì-domenica: 16-20
Ingresso libero
Info mostra 347.3215 414 ; 0835.336726
www.kontainer.org – www.lascaletta.net
info@kontainer.org – circololascaletta@gmail.com
Biografia
Abel Herrero è un artista cubano nato a La Habana nel 1971, città dove inizia la sua formazione artistica e realizza le prime mostre personali. Nel 1994 si trasferisce in Italia dove continua l’attività espositiva e intraprende studi e approfondimenti su iconografia e rappresentazione simbolica nell’arte europea. Stringe rapporti con intellettuali protagonisti della scena contemporanea e partecipa a importanti eventi artistici e teorici, progetti teatrali, editoriali e didattici. Nella sua ricerca pittorica l’artista si muove in un territorio di confine tra figurativo e non figurativo dove l’elemento cromatico viene elevato a contenuto concettuale del lavoro, che avviene mediante azioni di sottrazione della materia pittorica tramite un agire gestuale e veloce. Il risultato è una pittura potente, essenziale e priva di retorica virtuosistica, dove anche il tempo di lavorazione ha un ruolo determinante nella logica costruttiva dell’opera. Spesso il lavoro pittorico di Herrero dialoga con installazione, scultura e suono.
Per maggiori informazioni: www.abelherrerostudio.com